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Graphicraft e disegni di circuiti 


  Operando con il Graphicraft, ci si accorge ben presto che è possibile effettuare l'editing dei file Brush. Una volta editati tali file è possibile modificarli in simboli elettrici e registrarli su disco; questo fatto permetterà di creare disegni di circuiti elettrici con una semplicità sorprendente. li metodo più semplice per mantenere pezzi con un certo ordine è quello di mantenere dei gruppi di parti simili (cavetti, resistenze, diodi, ecc.) sulla stessa palette brush. Spostarsi tra i file brush non è affatto difficile, ma fa perdere del tempo. Unico consiglio che crediamo utile fornirvi è: disegnate i componenti orientati nelle quattro direzioni, in questo modo potrete sistemarli sui vostri disegni più facilmente. Questo metodo è meno espensivo di quello proposto da vari programmi commerciali ed ha un unico limite che è quello determinato dalla vostra immaginazione.

Say


  Digitando il Comando SAY dal CLI si scoprono alcune interessanti configurazioni di que- sto comando. Appena digitato il comando SAY, apparirà sullo schermo una window che illustrerà alcuni degli utilizzi di questo comando. Anche se gli esempi sono abbastanza vaghi, sono sufficienti per indirizzarci nella direzione giusta. Vi proponiamo la sintassi del comando ed un esempio di come l'Amiga legge i file testo per voi:
Sintassi:
SAY-X (dir)/(filename[.ext])
Esempio: 
SAY-X S/startup-sequence
  È evidente che quanto proposto non servirà solamente per divertirsi nell'ascoltare la macchina mentre svolge questa funzione, ma piuttosto potrà essere utilizzato ogni volta che si desidera ascoltare un testo scritto in precedenza.

Comandi AmigaDos


Molti comandi dell'AmigaDos generano dei prompt propri
mentre attendono l'input. Ad esempio. il comando DATE? farà apparire il seguente prompt sullo schermo: TIME.DATE, TO = VER/K. È possibile però eliminare i comando prompt utilizzando l'operatore ridirezionale > e il device NIL. In questo modo DATE >NIL:? invierà il prompt al computer ... 'a nessuno', questo, senza generare degli errori, Assicuratevi
solamente di posizionare
l'operatore ridirezionale
prima del parametro richiesto.

Maggior spazio sui
dischetti


  Un modo per ottenere maggior spazio sui dischetti, è quello di cancellare i file che non
interessano nella directory
SYS:DEVS/PRINTERS. Se utilizzate uno dei printer driver forniti dalla Preference, dovrete semplicemente cancellare gli altri che non utilizzerete. Per ottenere quanto appena proposto digitate quanto segue dal prompt del CLI:

CD DEVS
COPY PRINTERS/GENERIC
T0 SYS:TCD :
DELETE SYS:DEVS/PRINTERS
ALL CD DEVS
MAKEDIR PRINTERS
COPY SYS:T/GENERIC TO
PRINTERS CD :

  È una buona idea comunque, il richiedere un
DIR DEVS/PRINTERS
prima di procedere con la cancellazione dei file printer, semplicemente per verificare come viene listata la vostra stampante. Non effettuate quanto proposto sul disco originale del Workbench, ricordatevi che in un futuro anche non lontano potrete decidere di acquistare una nuova stampante!


Modo testo e CLI


  Dal CLI è possibile abilitare i vari modi testo con poche e
semplici pressioni di tasti. La sequenza per ottenere quanto detto è molto semplice:
ESC[n1;n2;n3m
dove ESC è la escape key, 'n l' e' il numero dello stile, 'n2' è il numero per il colore del primo piano, 'n3' è il colore dello sfondo e 'm' e' la sequenza terminator. Di seguito vi proponiamo l'elenco dei valori che potete utilizzare, ma ricordatevi che se i colori sono stati modificati per mezzo della Preference, questi numeri daranno risultati differenti.
STILE
0 = Testo Normale
1 = Grossetto
3 = ltalico
4 = Sottolineato
7 = Inverso
PRIMO PIANO
30 = Default
31 = Bianco
32 = colore complernentario
binario
(colore di default è nero)
33 = Rosso
SFONDO
40 = Default
41 = Bianco
42 = colore cornplementario
binario
43 = rosso
È possibile naturalmente combinare tra loro i vari stili, immettendo ciascun numero di stile separato da un punto e virgola. Ad esempio:
ESC[1;33;41m
che proporrà un grossetto in rosso su campo bianco; e
ESC[1;3;4;31m
che farà apparire le scritte in italico, grossetto, sottolineato e di colore bianco.

Cambiare dischi con un
singolo drive


  Quando si utilizza l'AmigaDOS e un drive soltanto, le cose non sempre vanno come si desidererebbe. Specialmente quando si deve rimpiazzare il disco Workbench nel drive per caricare un comando. Alcuni dei comandi dell'AmigaDOS vengono eseguiti non appena

 
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caricati in memoria, non permettendo così di immettere il disco senza Workbench con cui si intende operare nel drive. Utilizzando il comando CD questi non lavora perché, una volta caricato dal disco Workbench, viene eseguito istantaneamente. Un metodo per aggirare questo problema è il seguente: quando si imposta uno dei comandi ad esecuzione immediata basterà aggiungere uno spazio e un punto di domanda prima di premere il tasto Return, attivando in questo modo l'help on-line dell'AmigaDOS. Si otterrà in questo modo la sintassi ed il formato di ogni comando dell'AmigaDOS (per i princiapianti questa è una procedura da ricordare) e carica in memoria il comando prima di eseguirlo. Questa tecnica è valida per ogni comando dell' AmigaDOS anche se questi sono privi di parametri, come il comando INFO. Digitate semplicemente INFO? e vi apparirà il messaggio none: Inserite il disco del quale intendete avere delle informazioni e premete il tasto Return. Certamente la conoscenza di questa procedura semplificherà i problemi per tutti coloro che sono in possesso di un drive singolo.

Deluxe Paint nascosti
dall'area Undo


  Nel disegnare nelle aree dello schermo che sono normalmente coperte dai menu a barre (in alto e sulla destra), non è possibile utilizzare l'opzione UNDO per correggere gli eventuali errori commessi (probabilmente perché riattivando il menu a barre viene considerato come il selezionare qualcosa di nuovo). Un modo per aggirare questo inconveniente è quello di utilizzare l'opzione Center Picture. Si sposti semplicemente il cursore sulla destra o in alto sullo schermo e si prema il tasto 'N', che effettuerà uno scroll automatico della figura, in questo modo le parti del disegno coperte dai menu verranno liberate. Ora potrete modificarle a vostro piacimento.

Multi preference


  Se il Preference è un ottimo tool per costruire gli ambienti Amiga, è comunque limitato dal fatto che è possibile registrare solamente un set di sistema di preference mentre se ne utilizza un altro. Coloro che utilizzano più di una stampante, o desiderano un controllo più preciso del loro mouse per il disegno al posto del normale e rapido mouse utilizzato per spostarsi velocemente sullo schermo probabilmente sono interessati ad un modo automatico per spostarsi tra sistemi di preference specifici. Per dare una risposta a questo tipo di problema, provate ad utilizzare i seguenti due comandi che troveranno posto nella vostra SYS: directory. Il primo file:

file save-sys
KEY name/a
copy
SYS:devsl/ystem-configuration
to
SYS:devs/system<name>
end of file

Il secondo file:

KEY name
IF EXISTS
sys:devs/system-<name$normal>
copy SYS:devs/system-<name
$normal> to
SYS:devs/system-configuration
SYS:preferences
ELSE
ECHO "SYS:devs/system-<name
$normal>
not found ... "
ENDIF
end of file

La prima operazione da compiersi è EXECUTE SAVESYS NORMAL, che produce una copia dell'attuale configurazione di sistema registrato. Questa dovrà essere la configurazione che pesate di utilizzare più spesso. E' possibile effettuare il restore di questa configurazione per mezzo di EXECUTE RESTORE-SYS, senza dover aggiungere alcun argomento. Quando viene visualizzato lo schermo Preference, dovrete semplicemente preme-

re il pulsante (click) su LAST SAVED e USE. Si potrà effettuare un SAVE o RESTORE delle altre configurazioni (es. per una seconda stampante) nel seguente modo:

EXECUTE SAVE-SYS PRINTER2
EXECUTE RESTORE-SYS
PRINTER2 (click LAST SAVED e
USE)


EXECUTE in S


  Se utilizzate sovente i file Execute dell'AmigaDOS, sarete sorpresi di apprendere che un file Execute, posto all'interno della directory S sul Workbench, sarà comunque accessibile indipendentemente dalla directory in uso. Potrete spostare un file alla directory 'Sequence' per mezzo di COPY file TO S:. Troverete utile effettuare una seconda copia del comando Execute in modo abbreviato.
Ad esempio: COPY C:Execute to C:X.

Spazi nei titoli Window


 Se possedete solamente il manuale Introduction to Amiga e vi siete preposti il compito di introdurre uno spazio nel titolo di una window è possibile che incappiate in parecchi errori prima di approdare ad una soluzione soddisfacente. Comunque esiste un metodo per aggirare l'ostacolo basterà utilizzare l'ALT e la barra spaziatrice (o CTRL-N se siete nel set di caratteri alternato). Tutto quello che dovrete fare sarà di mantenere premuto il tasto ALT e nel frattempo premere la barra spaziatrice, e finalmente l'Amiga accetterà il comando.

Ask per amiga 500 e 2000


  Questo è un modo estremamente semplice per condizionare l'installamento di comandi CLI nella RAM disk e poi assegnar loro, gli appropriati volumi virtuali. Incluso nel disco Workbench dell'Amiga 500 e 2000 c'è un comando chiamato ASK.
Tale comando vi permette di effettuare un entry in un batch file (in questo caso, tartup-Sequence) che invia un prompt all'utente per una risposta del tipo 'yes or no'. La sintassi per il comando ASK è:

   ASK "Any text question in QUOTES"

Poi la risposta viene analizzata per mezzo di un comando IF WARN (WARN è vero se la prima lettera della risposta dell'utente è "Y" o "y"):

   IF WARN
   (operazione)
   ENDIF

  Eccovi un esempio per installare la directory in C nella
RAM:

Echo ""
ASK "Installo i comandi CLI nella RAM:Drive (Y o N)?"

IF WARN
   MAKEDIR RAM:C
   COPY C: ALL RAM:C QUIET
   ASSIGN C: RAM:C
ENDIF

  Poi prima della linea
ENDCLI >NIL:, si immetta quanto segue:

IF EXISTS RAM:C
   NEWCLI

CON:540/150/100/50/CLI
   ENDIF

  Questo permette di decidere se operare solamente in ambiente Workbench o creare un CLI per utilizzarlo con questi comandi. Se i comandi sono stati copiati nella RAM: è certo che si vuole utilizzare un ambiente CLI, mentre l'effettuare un RAM:C presume che si voglia operare solamente con il Workbench. L'unico neo nell'utilizzo della configurazione RAM:C è il rallentamento dell'operazione di booting e la perdita di circa 199K di RAM.
 


 
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