A
M
I
G
A
 

G
I
O
C
H
I


Shanghai


... la concentrazione è spesso la chiave del successo! Nel corso dei secoli vari giochi sono stati creati; ma solo migliori tra questi giochi hanno resistito al logorio del tempo e
sono giunti sino a noi. Un fatto li accomuna, ed è che sono costruiti su basi molto semplici, ma per raggiungere il traguardo richiesto da ogni singolo gioco, le strategie da utilizzarsi sono
spesso incredibilmente complesse. Citando alcuni esempi di questi giochi, potremmo ricordare gli Scacchi, la Dama, il Go (oggi noto anche con il nome di Otello), ed infine i giochi di carte (pensate solamente a quante varianti ci sono). Shanghai è uno di questi giochi ed entra a pieno diritto nella lista dei Giochi Classici.
  L'origine di questo gioco si trova in uno dei più antichi giochi del mondo e al tempo stesso più misteriosi. Si dice che risalga a 25 secoli fa circa ma di sicuro possiamo affermare che la sua patria è la Cina. Questo gioco prende il nome di Mah-Jong, agli inizi veniva giocato solo a corte o al massimo fra cerchie ristrettissime di dignitari del Celeste Impero. Ha avuto nel tmpo numerosissime derivazioni (Shanghai è una di queste), ed è uno dei giochi più diffusi nel mondo. Nella sua patria d'origine viene considerato il gioco nazionale per eccellenza.
  Le 144 tessere di cui è composto il gioco sono, nella versione originale, fatte di osso o di bambù. Pescatori e marinai le preferivano e lo preferiscono tuttora ad altri passatempi durante le interminabili traversate oceaniche. La prima esportazione del gioco verso il Giappone (1905-1910) venne fatta da alcuni militari giapponesi. Verso il 1920 alcuni marinai americani importarono da Macao negli Stati Uniti alcune confezioni di questo gioco. In Europa arrivò solamente nel 1922, per mezzo di ambolanti cinesi espatriati in cerca di fortuna.
  Shanghai è fornito di poche ma essenziali opzioni che dovrete cercare di ricordare. Il gioco richiede l'utilizzo di un sistema che sia dotato di un minimo di 512K. Comunque, se il vostro Amiga ha più di 512K ed è fornito di doppio drive, è possibile avere il Shanghai caricato simultaneamente con un secondo programma. Per giocare è richiesto l'utilizzo del mouse;
la tastiera viene utilizzata per immettere il nome dei vincitori o per registrare una partita. Nella modalità Challenge (sfida tra due giocatori), sarà necessario l'inserimento di un secondo mouse nella porta due per servire simultaneamente i due contendenti. Questa opzione è molto gradita da coloro a cui non piace spostare continuamente i controlli. Shanghai non deve il
suo successo alla grafica, ma la grafica della versione dell'Amiga è superba. Quello che vi manterrà incollati al monitor sarà però la strategia di questo gioco (prima di iniziare questo articolo abbiamo speso due pomeriggi interi a provarlo!!!).
  Il gioco consiste nel togliere coppie identiche di pezzi dalla configurazione di 144 pedine poste una sopra l'altra come dalla figura che vi apparirà sullo schermo. Questa piramide di pezzi prende il nome di Formazione Drago, dal momento che dovrebbe rappresentare un Drago dormiente, l'effetto tridimensionale è veramente efficace. I pezzi formano al centro una pila di cinque tessere che decresce progressivamente verso l'esterno fino a raggiungere sui bordi delle pile formate da un pezzo soltanto. Per distinguere i livelli da dove intendete togliere i pezzi, le pedine sono provviste d'ombra e sono in questo modo evidenziate. Il livello più in alto proiettta la sua ombra su quello immediattamente inferiore. Per quasi che sia possibile toccare i diversi livelli. Lo sfondo su cui si stagliano le pedine è un velluto di colore verde che offre al gioco un aspetto classico, come fosse giocato su un tavolo ricoperto da un panno. Queste schermate grafiche offrono l'opportunità di apprezzare la potenzialità dell'Amiga.
   I 144 pezzi, a forma di domino, sono divisi in vari gurppi. Esistono fondamentalmente due tipo diversi di pedine: quelle numerali e quelle letterali. Le prime sono 104 e a loro volta si suddividono in tre serie (o semi): personaggi (o caratteri), cerchi e bambù (o canne). Ogni seme è composto da 36 pezzi: una serie completa dall'uno al nove è ripetuta quattro volte (es. quattro 3 di bambù, quattro 9 di cerchi, quattro 1 di personaggi, ecc).
   Anche le rimanenti 40 pedine letterali si dividono a loro volta in varie serie: venti, draghi, fiori e stagioni. I venti sono in tutto sedici, quattro per ogni punto cardinaleprincipale. I draghi sono dodici, quattro per serie (draghi rossi, verdi e bianchi). Gli ultimi otto pezzi saranno ripartiti in misura uguale tra fiori e stagioni. I pezzi sono diesagnati fin nei minimi dettagli in maniera impeccabile. Le pedine numerali oltre al disegno hanno sulla parte superiore a destra il numero corrispondente in cifre arabe. I Draghi, i Venti, le Stagioni, ecc., possono essere considerati gli equivalenti dei Re, Regine e Fanti che si trovano nel gioco delle carte. Se consideriamo la longevità del Mah-Jong, potremmo azzardare che i giochi occidentali di carte, sviluppatisi in epoche più recenti, abbiano avuto come antenato proprio questo gioco.
   Per vincere non dovrete far altro che accoppiare ciascuna pedina con la sua gemella e rimuovere la coppia dal tavolo; il tutto dovrà essere effettuato in accordo con le regole del giocoe cioè che i pezzi da rimuovere dovranno essere "liberi" (non dovranno esserci pedine a destra o a sinistra sullo stesso livello del pezzo che si intende rimuovere). Detto così, il gioco sembra facile... ma vi ricrederete immediatamente già dalla prima partita!!!
   Il gioco è provvisto di opzioni per aiutarvi a rintracciare le pedine da accopiare, per indicarvi le mosse che vi rimangono, ma se intendete giocare in maniera 'pulita', dovrete rifiutarvi di utilizzare queste opzioni (noi lo abbiamo provato almeno una cinquantina di volte, ma non abbiamo mai vinto!). Ci sono vari modi per giocare aShanghai: Solitario, Torneo, Sfida e Team Effort. Ciascuna modalità presenta lo stesso livello di difficoltà, sono variabili solo il numero dei giocatori ed il tempo. 'Solitario' (Solitaire), è la versione per un solo giocatore; in questa modalità non sono presenti le limitazioni di tempo. Il giocatore dovrà solamente togliere dalla configurazione del drago dormiente il maggior numero di pedine possibili; per vincere naturalmente si dovranno togliere tutte le pedine. Nella versione Solitario è possibile registrare una partita e richiamarla in memoria un un secondo momento.
   Nel modo 'Torneo' (Tournament), è possibile inserire un numero variabile di giocatori. Ciascun giocatore, toglierà delle pedine da un'identica scacchiera. E' possibile scegliere dei tempi limite per torneo di: cinque, dieci, e venti minuti oppure si puà scegliere di giocare senza limite di tempo. Il giocatore che è capace di togliere il maggior numero di pezzi vince il torneo. I cinque punteggi migliori saranno registrati automaticamente su disco.
   La modalità 'Team Effort' è identica a 'Solitario', unica differenza è che possono collaborare vari giocatori. Ciascun membro del gruppo ha la possibilità di effettuare una mossa, è necessaria perciò la massima collaborazione per raggiungere il successo. La partita terminerà quando uno dei gruppi vince o quando non saranno possibili mosse ulteriori.
   'Sfida' (Challenge), è una gara tra due contendenti per vedere quale dei due effettua il maggior numero di mosse. In questa modalità la strategia del gioco è di vitale importanza dal momento che ciascun giocatore ha un tempo limitato per effettuare la sua mossa. I limiti di tempo per ciascun turno possono essere di 60, 30, 20, o 10 secondi. Il gioco finisce quando ciascun giocatore non toglie alcuna pedina dal gioco per due turni consecutivi.
   Personalmente ho giocato con la versione 'Solitario' molte volte in più che con le altre versioni, ciò è dovuto principalmente al fatto che non c'era nessun malcapitato nei dintorni quando giocavo a Shanghai. Il gioco risulta stimolante e normalmente giocavo tre o quattro partite alla volta che mi impegnavano per un paio d'ore circa. Ma il tempo passava velocemente tanto ero assorbito dal gioco. Una volta che avete sviluppato una strategia che reputate vincente è il momento di passare alla modalità 'Sfida' in modo da sottoporre a verifica la vostra teoria e velocità. E quasi impossibile vincere se settate il tempo per effettuare una mossa a dieci secondi, ma dopo un po' questo fatto aumenterà di molto la vostra capacità attentiva e giocando nelle altre modalità otterrete risultati più che confortanti.
   Di grande competitività risultano le modalità 'Sfida e Team Effort', questo grazie anche alle limitazioni relative al tempo che vi si possono inserire. Ricordatevi però che nel modo 'Sfida' non si può ricorrere alle opzioni di aiuto se ci si trova nei pasticci. Se invece, pensate di essere dei discreti giocatori, 'Team Effort' sarà il vostro palcoscenico nelle serate con gli amici.
   Abbiamo rilevato solamente un piccolo neo in questo programma. Quando non ci sono più mosse a disposizione, il fatto non viene segnalato in alcun modo. Comunque premendo l'opzione HELP si scopre se rimangono ulteriori mosse. Si rischia di guardare lo schermo per una decina di minuti alla ricerca di ulte riori mosse a disposizione, mentre queste non esistono. Se da un lato questo fatto è frustrante, dall'altro offre un ulteriore grado di realisticità al programma. La chiave del successo in questo gioco è certamente la concentrazione, senza questa è praticamente impossibile idea e mantenere una strategia vincente.
   Vi ricordiamo che il Shanghai è sprovvisto dell'opzione HELP per farvi ... smettere di giocare.

Silicon Dreams e Jewels of Darkness


Ovvero un pizzico di nostalgia.
   Molto tempo fa - prima che la IBM realizzasse che i computer potessero sedersi in cattedra e che i mouse potessero apprendere le arti del disegno, nel tempo in cui si poteva esprimere la memoria di un computer con un numero di due cifre e il numero dei colori veniva espresso con una cifra soltanto - apparve il primo adventure fornito di testo e grafica. 
   Giochi del tipo Wizard and the Princess e Blade of Black Poole, di compagnie tipo Adventure International e Sierra On-Line, utilizzavano degli analizzatori sintattici molto semplici, e la grafica veniva realizzata con immagini statiche, normalmente sui due terzi superiori dello schermo. Per gli standard a cui siamo abituati, la grafica e l'analisi sintattica di quei giochi sono molto al di sotto della norma. Ma questo accadeva molto tempo fa e come disse una volta qualcuno. "L'unico fatto costante neil'industria dei computer è il cambiamento. "
   Ora la Firebird Software (Rainbird in Inghilterra) ha ripreso i testi e la grafica classica degli adventure, introducendo due nuovi programmi per l'Amiga: Silicon Dreams e Jewels of Darkness. Il primo è una trilogia d'avventura di Science Fiction (fantascienza) che è ambientata su un mondo chiamato Eden, mentre Jewels of Darkness è una trilogia di avventure fantastiche del tipo cappa e spada ambientate su un mondo chiamato Valaii. Le avventure non sono strettamente collegate tra loro, si può così giocarne una alla volta e in qualsiasi ordine considerandole come giochi separati. Sono comunque più piacevoli se giocate nell'ordine in cui sono presentate dagli autori. C'è la possibilità di ottenere il titolo di 'Supremo Avventuriero' se riportate il vostro punteggio da un gioco a quello seguente.
   Il gioco ricalca le avventure di Kim Kimberly. Nella prima parte, "Snowball ", voi (nelle vesti di Kim) siete stati risvegliati anzitempo dal vostro stato di ibernazione. Siete a bordo della Snowball 9, un'astronave di coloni inviata verso un pianeta chiamato Eden. Qualcuno sta sabotando la navicella, e il computer di bordo pensa che l'unico in grado di intervenire con successo siate voi. Se riuscirete nell'intento, avrete vinto. Poi si passa alla seconda parte, "Return to Eden", inizia con la ciurma della Snowball 9 che si è appena destata e vi sta accusando di tradimento; un nastro danneggiato nella sala di controllo sembra dimostrare che avete cercato di far esplodere l'astronave.
   L'episodio finale della trilogia è "Worm in Paradise", per attivare quest'ultima parte dovrete essere stati molto abili in quella precedente e comunque ci vorrà un po' di tempo per raggiungerla. Ora siete diventati una specie di leggenda, la vostra figura ha assunto proporzioni mitiche.
   Jewels of Darkness inizia con "Colossal Adventure, il classico testo d'adventure. Dovrete trovare ed esplorare le Colossal Caverns, poi dovrete immagazzinare il tesoro che avrete trovato nelle caverne in una piccola capanna situata esattamente nelle vicinanze della partenza del gioco. Terminata questa prima parte vi ritroverete in "Adventure Quest", qui dovrete trovare e distruggere il cattivo Lord Demon Agaliarept. La terza parte del gioco, " Dungeon Adventure", inizia immediatamente dopo che avrete assolto al compito precedente, e dovrete esplorare i domini di Lord Demon alla ricerca del tesoro, di magia e di avventura.
   La parte grafica di Silicon Dreams non mi è familiare, ma il primo tracciato di Jewels of Darkness lo è certamente, dal momento che è una variante dell'adventure originale. Questo programma (l'originale, non la versione Rainbird) fa parte del software di pubblico dominio (naturalmente privo di disegni). Sono stati aggiunti alcuni comandi in modo da migliorare quest'ultima versione. Indubbiamente ci sono molte persone che non giocano con computer game da molto tempo e che perciò non hanno mai visto prima questi classici. Sono dei giochi divertenti e la loro importanza storica li rende maggiormente appetibili.
   I giochi sono valutabili in modo positivo almeno per alcune ragioni. Mappe e descrizioni scritte sono abbastanza ben fatte, e con il costo di un gioco ne acquistate in realtà tre, Questi (accanto agli aspetti storico-nostalgici), sono tutte le parti valutabili positivamente. Il punto debole è la grafica, fatto questo abbastanza sorprendente, dal momento che la Rainbird utilizza dell'ottima grafica in altri adventure da loro prodotti. ad esempio: The Pawn. Ma ad un'analisi più accurata ci si accorge che The Pawn è stato creato da un altro gruppo di persone, e forse questo fatto può spiegare la differenza.
   Comunque, i giochi sono accattivanti e le storie interessanti. Al giorno d'oggi i possessori di computer, ed in modo speciale coloro che hanno un Amiga, sono abituati ad una grafica che utilizza un minimo di otto colori (in questo caso ne attendevamo almeno il doppio). Siamo oramai talmente abituati a vedere dei giochi che utilizzino un'ottima grafica che questi giochi rischiano di deludere più di una persona. C'è stato un tempo in cui questi giochi erano il meglio che il mondo dei computer potessero offrire!
   Il sistema vi permette di spegnere le figure per mezzo di una selezione da menu. L'analizzatore sintattico è abbastanza primitivo, anche se le descrizioni in certe parti sono gradevoli e stanno a significare che la sintassi è stata ampliata (Ramsave e OOPS!, a nostro avviso sono le nuove configurazioni più utili) . Ma questo non è ancora abbastanza per stimolare le aspettative dei giocatori. I giochi hanno un bisogno primario di essere sostenuti da una ottima grafica, e la grafica in questo caso non è in grado a tratti di sostenere nemmeno se stessa, La Rainbird va comunque citata in senso positivo per un fatto: sul retro della confezione (la quale ci appare come un contenitore per videocassette) è raffigurato un disegno tratto dal gioco. Il disegno non è stato modificato in alcun modo e appare sulla confezione come appare sullo schermo. La software house non ha in alcun modo cercato di celare o di fornire una falsa impressione del gioco. Dal momento che il mercato spesso non corre sui binari dell'onestà, dobbiamo dare credito di ciò alla Rainbird.
   E dobbiamo sottolineare anche l'utilità delle nuove configvrazioni di Ramsave e OOPS! E utile poter registrare velocemente nella RAM la vostra attuale posizione di gioco, vi libera anche dalla copia dello schema di protezione. Il tutto viene attivato quando si cerca di effettuare il restore da un disk-based registrato. Questo fatto può risultare noioso quando si effettuano varie operazioni di restore e Ramsave risulta molto utile per questo tipo di situazioni.
   OOPS! è ugualmente utile perché vi permette di ritornare alla mossa precedente. In questo modo potete esplorare molto facilmente i luoghi più difficili. E senza dubbio un'ottima configurazione e spero che anche altre compagnie cerchino di implementarla nei testi dei loro adventure. Ci sono vari punti di valore in questi giochi. I giocatori che non sono interessati alla grafica, o che trovino queste storie interessanti, apprezzeranno questi giochi a basso prezzo. Certamente i giocatori più smaliziati non saranno sorpresi dalle modalità dei giochi e dalle strutture di programmazione utilizzate in questa occasione; tali giochi possono comunque essere considerati come un ottimo terreno di allenamento per coloro che hanno appena iniziato la loro carriera con gli adventure. Un'ultima cosa mi preme sottolineare e cioè di non aspettarsi della grafica simile a quella che si può ritrovare in The Pawn, aspettatevi invece di essere riportati ai tempi in cui l'industria dei computer era giovane, e quattro colori erano veramente il massimo.